lunedì 23 febbraio 2009

Un commento sulle (mancate) risposte

Ho visto che soltanto iRS ha risposto alle 5+1 domande sul tema Sardegna Energia. Risposte interessanti e condivisibili pienamente.
C'era da aspettarselo che gli altri candidati troppo impegnati dalla campagna elettorale, non mostrassero molto interesse per questo aspetto, che a mio avviso è fondamentale per il futuro della nostra isola. Energia è ambiente, industria, economia, lavoro, salute, indipendenza e non solo.
I cambiamenti nelle strategie politiche, rappresentano per taluni ancora uno scoglio da evitare. E' un peccato davvero.
Una opportunità persa per la classe politica di fermarsi a riflettere sul fatto che liberi cittadini, tra cui anche esperti di settore, abbiano voluto porre loro delle domande!
Mentre una classe politica invecchia senza maturare il cambiamento in atto e dall'alto pensa ancora di imporre le sue scelte, la partecipazione attiva dal basso cresce e crea le fondamenta per un futuro più armonico e rispettoso del patrimonio comune.
Rossana Floris

mercoledì 11 febbraio 2009

Le risposte di iRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna

Spettabile Gruppo Sardegna Energia, quelle che seguono sono le risposte di iRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna ai vostri quesiti.
1) Quali misure intende adottare a sostegno della generazione distribuita da fonti rinnovabili "pure" (solare, eolica, geotermica, idroelettrica) e da altre forme "alternative" alle fonti fossili (combustibili di natura biologica e idrogeno generato da fonte rinnovabile)?
iRS-indipendentzia Repùbrica de Sardigna ha un forte impegno programmatico nella promozione del passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili “pure”. Circa la ricerca in quest'ambito, la nostra posizione è che dovrebbe essere incentivata e promossa in ogni forma dall'amministrazione pubblica, con un collegamento più organico tra i vari centri di ricerca, le università e le istituzioni politiche. Circa i passi concreti da fare nel breve periodo, sicuramente bisognerebbe rivedere tutto il sistema di finanziamento e di incentivi verso l'utilizzo privato delle fonti rinnovabili (pensiamo al fotovoltaico e al solare), con un contestuale avvio della ristrutturazione dell'intera rete distributiva.
2) Ritiene di doversi impegnare in scelte coraggiose per portare la Sardegna all'avanguardia in Europa in relazione alla percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili?
Non solo iRS ha già metabolizzato la necessità di mettere in primo piano queste tematiche, ed ha conseguentemente istituito al suo interno un Centro di Elaborazione dedicato a Energia e Ambiente, ma ha nei suoi programmi a medio e lungo termine il progetto di portare la Sardegna in posizioni di avanguardia nel settore dell'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Non è una semplice possibilità tra le altre, bensì una via obbligata (data la condizione geografica della nostra terra) e al contempo una grandissima opportunità di sviluppo a basso impatto e a grande valore aggiunto per i prossimi decenni.
3) Considerato che la prima fonte di energia è il risparmio energetico, quali misure intende adottare in tal senso?
Intanto una capillare campagna di sensibilizzazione. Esiste già oggi la possibilità di ridurre lo spreco energetico semplicemente agendo sugli usi domestici. In questo senso è necessario un forte impegno da parte dell'amministrazione pubblica nell'incentivare ristrutturazioni attente alle necessità di risparmio energetico e una politica edilizia che premi e incoraggi l'adozione di tecniche costruttive e di materiali adeguati alle necessità. Inoltre, la promozione della ricerca anche in questo settore potrebbe consentire la creazione di un sistema integrato: dalla teoria, alla progettazione, all'edificazione, sull'esempio di quanto accade in alcune zone d'Europa già molto avanti in tale ambito (pensiamo solo al brevetto Casaclima del Sud-Tirolo).
4) Quali azioni di informazione e di educazione ambientale intende promuovere per creare e rafforzare la consapevolezza del ruolo dei singoli e della collettività in merito ai consumi energetici?
Non è solo indispensabile sistematizzare l'intervento educativo in materia ambientale ed energetica, ma bisogna anche modificare il modello educativo prevalente. Non basta più la visione d'insieme, globale, dei problemi, ma è indispensabile calibrare il livello di intervento sulle abitudini quotidiane, sulle scelte di consumo dei cittadini, partendo dalle generazioni più giovani. In questo senso, offre un prezioso modello di azione l'”ecologia profonda”, i cui programmi, collaudati da decenni in tutto il mondo, sono da tempo applicati con profitto anche in Sardegna, ma in modo discontinuo, disperso e senza alcun incentivo o sostegno da parte delle amministrazioni pubbliche.
5) In considerazione dell'imminente indicazione da parte del Governo delle località che diverranno sede di centrali nucleari e deposito di scorie radioattive come reagirebbe qualora venisse scelta la Sardegna?
Su questo punto iRS ha sempre mostrato estrema fermezza e coerenza. Non verrà tollerato alcun tentativo di tal genere, non solo per una questione di sovranità sul nostro territorio, ma anche per la coscienza che l'opzione nucleare è obsoleta, rischiosa e per nulla funzionale alla risoluzione del problema energetico dei prossimi decenni.
6) Nella vostra Giunta ideale troverà posto un Assessorato all'Energia? Negli Usa, il Dipartimento dell'Energia esiste dal 1977, e oggi contribuisce fortemente allo sviluppo dell'innovazione e della tecnologia e alla creazione di nuova occupazione (green jobs).
Già da alcune settimane iRS, e più specificamente il suo Centro di Elaborazione Energia e Ambiente, ha prodotto un proprio documento base a proposito delle principali tematiche di questo settore. L'ha fatto in termini propositivi e pragmatici. Il primo punto di tale programma, destinato ad una realizzazione sul breve o al massimo medio periodo, è precisamente l'istituzione di un Assessorato o di un'agenzia pubblica indipendente in materia energetica, con competenze forti sia in termini propositivi, sia in termini di gestione e controllo.
Tzentru d'Elaboratzione Energia e Ambiente

giovedì 15 gennaio 2009

Assessorato all'Energia?

Aggiungiamo una sesta domanda ai candidati Governatori, suggerita dal fisico Bruno D'Aguanno (responsabile del Programma Energie Rinnovabili del CRS4):
"Nella vostra Giunta ideale troverà posto un Assessorato all'Energia? Negli Usa, il Dipartimento dell'Energia esiste dal 1977, e oggi contribuisce fortemente allo sviluppo dell'innovazione e della tecnologia e alla creazione di nuova occupazione (green jobs)."

martedì 13 gennaio 2009

Intervista radiofonica (Moebius, Radio 24)

sardegna energia radio 24 Tra poco più di un mese, il 15 e 16 febbraio in Sardegna si terranno le elezioni per la guida della regione autonoma. Una petizione popolare, i cui firmatari sono principalmente ricercatori e persone impegnate nella ricerca scientifica sull'isola, porge 5 domande agli aspiranti governatori di ogni schieramento per capire quali saranno le future azioni in termini di energia. Mariachiara Albicocco intervista Andrea Mameli per Moebius, Radio 24.

sabato 3 gennaio 2009

Domande sulle scelte energetiche

Domande sulle scelte energetiche ai Candidati alla guida della Regione Autonoma della Sardegna, elezioni del 15 e 16 febbraio 2009.
In qualità di persone impegnate nella ricerca scientifica (in Università e Centri di ricerca, in Sardegna e altrove), nella cultura e nel sociale, siamo convinti che il grado di civiltà di una società si misuri in base all’uso consapevole delle risorse. Per questo chiediamo ai Candidati di esprimersi in merito alle scelte energetiche e alle problematiche ambientali e sanitarie ad esse correlate.
Chi guiderà la Regione si troverà a gestire la localizzazione di una centrale nucleare e/o di uno o più depositi per le scorie radioattive e dovrà essere in grado di opporre alla scelta necleare un programma ragionato e condiviso.
Questa spinta deve essere considerata una sfida per la ricerca scientifica nella consapevolezza che esistono precisi limiti allo sviluppo e che la conservazione responsabile dell’ambiente è un dovere: la Terra non ci appartiene ma che deve essere mantenuta integra per le prossime generazioni.
Perseguire con determinazione questi obiettivi porterebbe la Sardegna in una posizione chiave nell’applicazione di protocolli internazionali legati alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
Rivolgiamo pertanto cinque domande a coloro che si candidano a guidare la Regione:
1) Quali misure intende adottare a sostegno della generazione distribuita da fonti rinnovabili "pure" (solare, eolica, geotermica, idroelettrica) e da altre forme "alternative" alle fonti fossili (combustibili di natura biologica e idrogeno generato da fonte rinnovabile)?
2) Ritiene di doversi impegnare in scelte coraggiose per portare la Sardegna all'avanguardia in Europa in relazione alla percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili?
3) Considerato che la prima fonte di energia è il risparmio energetico, quali misure intende adottare in tal senso?
4) Quali azioni di informazione e di educazione ambientale intende promuovere per creare e rafforzare la consapevolezza del ruolo dei singoli e della collettività in merito ai consumi enegetici?
5) In considerazione dell'imminente indicazione da parte del Governo delle località che diverranno sede di centrali nucleari e deposito di scorie radioattive come reagirebbe qualora venisse scelta la Sardegna?

FIRME

  1. Andrea Mameli, fisico (CRS4)
  2. Franco Meloni, fisico (Università di Cagliari)
  3. Marco Cogoni, fisico (CRS4)
  4. Michela Loi, psicologa (Università di Cagliari)
  5. Stefania Melis, Salt Lake Community College (USA)
  6. Francesco Cheratzu, matematico, imprenditore (Ghilarza)
  7. Francesca Mele, geologa (Iglesias)
  8. Patrizio Martorana, perito industriale (Iglesias)
  9. Gianluca Medas, attore (Cagliari)
  10. Gianfranco Meloni, insegnante (Nuoro)
  11. Monica Mameli Engvall, medico e ricercatore (Sardegna Ricerche)
  12. Carlo Garau, cameraman (Cagliari)
  13. Mariangela Argiolas, mamma (Sestu)
  14. Paolo Maccioni, scrittore e dentista (Cagliari)
  15. Gaetano Fiore, fisico (Università di Napoli e INFN)
  16. Giosuè Loj, geologo, componente gruppo di lavoro Commissione UE direttiva suolo
  17. Paolo Musu, ingegnere chimico (Oristano)
  18. Elisabetta Caredda, biologa dottoranda (Università di Cagliari)
  19. Michele Saba, fisico (Università di Cagliari)
  20. Alessandra Basciu, web designer
  21. Sandro G. Masoni (Olbia)
  22. Guido Mula, ricercatore, Universià di Cagliari
  23. Ivan Botticini, editore, imprenditore nel settore delle energie rinnovabili (Sundomus, Cagliari)
  24. Franciscu Sedda, ricercatore (Università di Roma Tor Vergata)
  25. Daniele Pulino, dottorando Università Sassari
  26. Giovanni Lopes, ingegnere (Olbia)
  27. Roberta Deiana, assistente sociale (Roma)
  28. Rossana Floris, funzionario (Cagliari)
  29. Pietro Giannini, babbo preoccupato (Cagliari)
  30. Francesca Madrigali, giornalista (Cagliari)
  31. Anna Rita Vizzari, insegnante e mamma preoccupata (Sestu)
  32. Francesca E. Magni, insegnante e pubblicista (Milano)
  33. Valeria Demontis, fisico (Cagliari)
  34. Giuliana Perrotti, fisico, Cagliari

venerdì 2 gennaio 2009

Perché questo blog

Questo blog nasce con lo scopo di sostenere la petizione per le elezioni regionali del 15 e 16 febbraio 2009: cinque domande agli aspiranti governatori della Regione Autonoma della Sardegna in tema energetico. A sostegno della petizione verranno raccolte firme di persone interessate a conoscere le risposte fornite dai candidati ed eventualmente impegnarsi a mantenerne memoria.
L'iniziativa è spontanea, apartitica e senza secondi fini, sul modello di analoghe esperienze di pressione e controllo democratico sviluppatesi negli Usa in occasione delle elezioni poliche del 2008.
Andrea Mameli, Cagliari, 2 gennaio 2009